martedì 17 gennaio 2012

Riflessioni

Ho appena ascoltato la telefonata fra la Capitaneria di Porto e il comandante della Costa Concordia.
Schettino rischia "fino" a 15 anni di carcere.... e io mi domando quanto l'aver autorizzato una manovra insensata per salutare qualcuno su una banchina, non aver chiamato il May-Day per ore nonostante la nave imbarcasse acqua, essere responsabile della morte di un numero imprecisato di persone e di un probabile, enorme disastro ambientale peserà su questa preposizione temporale .
In un paese come il nostro passato il clamore dell'emergenza l'indignazione si attenua, il ricordo sbiadisce e la possibilità che questo omuncolo se la cavi con pochi, pochissimi anni di prigione non è affatto remota.
Mentre il Capitano aveva già abbandonato la nave e osservava la tragedia da uno scoglio, a bordo c'erano ancora bambini, anziani e invalidi e le scialuppe erano calate in mare dai cuochi e dagli addetti alle pulizie.
Senza fare della retorica quantomai inutile per una tragedia come questa, non credo che ci sia una punizione sufficientemente pesante da consentire a Schettino di ripagare il suo debito in terra. 
Mi auguro però che per una volta il tempo non faccia da panacea e che la Legge sappia trovare la via giusta.
Affinché quel "fino" si estenda il più a lungo possibile.

venerdì 6 gennaio 2012

L'agrifoglio e la rosa di macchia

Oggi voglio dedicare un pensiero a un'amica con la A maiuscola.
Una di quelle che ti conosce da quando ti riempivi i capelli di lacca e portavi le giacche con gli spallini. Che ti ha visto cambiare taglio di capelli, fidanzati e codici di avviamento postale. Che ti è stata accanto sempre, nei momenti difficili e in quelli più felici, nonostante le idee che divergevano e le strade che si separavano.
Quella persona speciale più o meno 20 anni fa mi scrisse un biglietto con una poesia di Emily Bronte che paragonava l'amore alla rosa e l'amicizia all'agrifoglio. Mentre la prima pur essendo profumata e appariscente col tempo si deteriora e appassisce, il secondo resiste al tempo e alle intemperie mantenendosi immutato.
Quella poesia la tengo bene a mente e anche se grazie a Dio la mia rosa resiste agli anni senza dare cenni di cedimento, oggi la voglio nuovamente dedicare a lei.
Che sa benissimo chi è e di sicuro si commuoverà.




L'amore è simile alla rosa di macchia
EMILY BRONTË

L’amore è simile alla rosa di macchia,
l’amicizia assomiglia all’agrifoglio: 
l’agrifoglio è scuro quando la rosa fiorisce, 
ma chi è più costante nella fioritura?


La rosa di macchia è odorosa in primavera,
i suoi fiori estivi profumano l’aria;
ma aspetta che torni l’inverno:
chi si ricorderà della rosa di macchia?

Disprezza allora l’inutile corona di rose
e ricopriti della lucentezza dell’agrifoglio
che – quando dicembre rattrista la tua fronte –
ancora sa mantener verde la tua ghirlanda.

mercoledì 14 dicembre 2011

Candy Junkie

E' passato più di un mese da quando ho iniziato lo svezzamento, divezzamento o come cavolo si chiama di Lorenzo e devo dire che l'impresa è stata molto più ardua del previsto. Data la mole del pupetto e la voracità con cui si ingozzava del mio latte tutti davano x scontato che avrebbe ben gradito l'introduzione di cibi più sostanziosi e invece no, lui di quella sbobba dal nome che è tutto un programma (pappa sapida...) non ne ha voluto sapere x un bel po', salvo poi capitolare per non morire di fame facendosi corrompere dal sapore della pera con cui "allungo" la suddetta sia a pranzo che a cena. 
Comunque ad oggi, dopo innumerevoli tentativi siamo passati da 8 a 3 poppate nell'arco delle 24 ore e io ho potuto finalmente riprendere in mano le redini del mio punto vita. 
Uno dei miei MUST da sempre è la tenacia (o testaccia dura come dice il babbo!) e quindi non mi lascio tentare da dolci e dolcezze natalizie, ma il mio Santo proposito di dimagrimento si sposa veramente male con una passione che ho riscoperto di recente: l'ars culinaria.
Durante i lunghi mesi della gravidanza ho dovuto abbandonare il forno e i fornelli perchè come molti ben sanno faccio parte di quel selezionatissimo gruppo di fortunate che si portano le nausee e tutto quello che gravita intorno a loro fino al giorno del parto. E siccome io ci tengo a piazzarmi nei primi posti della top ten della sfiga, praticamente fin dall'inizio della gestazione ogni minimo movimento, compreso il proferir parola, mi causava un immediato ribaltamento dello stomaco tanto da costringermi a passare praticamente tutti i 9 mesi di attesa immobile e silente sul divano del salotto (io e il maritino abbiamo messo a punto un linguaggio di segni che torna molto utile adesso quando Lore dorme...).
E' chiaro che cucinare risultava impossibile, ma adesso che ho un po' più di tempo a disposizione mi sto rimettendo in pari soprattutto da quando ho scoperto una moda americana che sta spopolando anche qui da noi: i CUP CAKES.
Questi dolcetti, che altro non sono che delle torte in miniatura, sono abbastanza macchinosi nella preparazione, ma si prestano benissimo ad essere decorati ad hoc per ogni occasione e sul web spuntano in continuazione blog con foto e ricette in cui se ne esaltano le qualità e la bellezza. 
Il mio preferito si chiama "Le tortine - Cup Cakes blog" ed è stato utilissimo per il Battesimo di Lorenzo in quanto propone ricette e decorazioni per gli eventi più disparati compreso l'aperitivo estivo col Mohito o il thé delle 5 in stile very British. 
Lorenzo è ancora piccolo per capire, ma cucinare dolci mi fa sentire ancora più mamma. 
L'attenzione che si mette nella scelta degli ingredienti, nel non sbagliare le dosi, nel miscelare il tutto con la frusta mi fa pensare alla difficoltà di scoprirsi genitori, a quanto sarà dolce e duro al tempo stesso trovare un equilibrio fra la tenerezza e la severità, tra la punizione e la ricompensa, tra la voglia di riempirlo di baci e di amore in ogni momento del giorno e la necessità di sapere e dovere dire di no.
Comunque, ho già in mente una versione tutta mia dei Cup Cakes per Natale e per Santo Stefano.
Non vedo l'ora di infornarli e di sentire la casa che si riempie di calore e della fragranza unica e inconfondibile del dolce che lievita nel forno.


L'astensione dai dolci per tornare in forma è una conditio sine qua non, ma per Natale mi sa che farò un'eccezione...




lunedì 5 dicembre 2011

Love actually

Stamattina, dopo l'ennesima notte insonne, mio marito mi guarda e dice:
"Ma quanto sei bella!"
L'amore è proprio cieco... per fortuna!

sabato 26 novembre 2011

Radiofreccia

Oggi pomeriggio approfittando di un mega-pisolino di mio figlio e dell'assenza del coniuge intento a fare la spesa mi sono regalata uno dei miei film preferiti, ovvero la prima prova alla regia del Liga, Radiofreccia.
Il film è tratto dal libro "Fuori e dentro il Borgo" e io, che da qualche anno nel borgo mi ci ritrovo davvero, devo dire che oggi l'ho apprezzato ancora di più per come sa descrivere la realtà dei piccoli paesi, con le loro stranezze, le loro macchiette, ma anche e soprattutto con la loro genuinità.
La colonna sonora è da brivido (David Bowie, Iggy Pop, Earth, Wind and Fire e anche Guccini che recita nel film) e anche il brano omonimo si piazza nella top ten delle mie canzoni favorite.
A dirla tutta per me il singolo Radiofreccia è proprio una storia a parte. 
E' uno di quei brani in cui ti riconosci, dove ogni parola sembra raccontare un pezzo della tua vita e che avrei tanto, tanto voluto che qualcuno mi dedicasse qualche anno fa.
Comunque: lui sarà polemico, commerciale, troppo di sinistra e di sicuro si veste malissimo, ma Ligabue è un grande e io lo stimo.




"La vita non è perfetta, solo nei film la vita è perfetta, nei film la vita non ha tempi morti"  - Bonanza

giovedì 17 novembre 2011

E siamo a 6...

Un piccolo pensiero per un grande ometto che proprio oggi ha tagliato la soglia del mezzo anno. 
Sono passati solo pochi mesi, ma adesso che stai seduto, ridi, fai pernacchie e dal tuo sorriso spuntano fieri 2 dentini non mi sembra possibile di averti tenuto fra le braccia fragile e inerme, con i segni della ventosa sulla testolina e le tutine che sembravano tutte troppo larghe per quelle gambette secche.
Grazie Lorenzo per tutta la pazienza, la forza interiore e la quantità immensa di amore che non pensavo di poter avere. Grazie per averci messo alla prova e averci dimostrato di nuovo che non c'è niente che non possiamo superare insieme. Grazie perchè non c'è nulla di più bello che aprire gli occhi e vedere il tuo faccino accanto al mio quando mi sveglio. 
Grazie di essere arrivato proprio qui ed averci reso a tutti gli effetti una famiglia.






E soprattutto grazie di aver preso tutto dalla tua mamma ed essere quindi indiscutibilmente bellissimo!! :)))))))))))

mercoledì 16 novembre 2011

La sciura

Oggi mi sono imbattuta per sbaglio in delle foto scattate nel lontano 2003 al Maracanà e guardandomi allo specchio e facendo due rapidi conti mi sono improvvisamente resa conto di essere a mio malgrado e inconsapevolmente... faccio veramente fatica ad ammetterlo... invecchiata.
Avevo notato facendo compere o uscendo per una passeggiata che quasi tutti ormai si rivolgevano alla sottoscritta con il temuto appellativo "Signora", ma avevo dato colpa un po' alla fede nuziale che brilla ormai da due anni sul mio anulare sinistro e soprattutto al pupetto sorridende che mi precede nella sua carrozzina e invece no.. Sono proprio invecchiata.
Lascio da parte tutta la storiella della gallina vecchia che fa il brodo buono perché si sa, è notoriamente una delle bufale più grandi della storia e accetto la cruda verità.
Sarò anche segnata dalla recente gravidanza e soprattutto dalle notti insonni che  i' Lore ha deciso di regalarci ribellandosi inesorabilmente ai ritmi circadiani, ma sono cambiata e parecchio.
Il vitino da vespa e la silhouette pre-maman sono momentaneamente assenti (ma quanto è vero il Dio li recupererò una volta finito l'allattamento), ma il visino pieno e la pelle liscia, liscia credo di averli salutati per sempre.
Reazioni a caldo?? 
Un po' di nostalgia per una stagione della vita in cui mi sono divertita tremendamente. Un periodo in cui mi potevo permettere di pensare solo a me stessa e fare tutto quello che volevo. Quella fase a metà tra l'essere adolescenti e adulti, dove la maturità sembra ancora lontana e non ti rendi conto che gli -enta sono dietro l'angolo con tutto quello che comportano.
A parte questo direi però che mi vado bene così. Ho preso qualche chilo, maturato qualche ruga e accumulato un po' di anni, ma una cosa non l'ho persa di sicuro.
Il sorriso!!!
Se faccio un bilancio della mia vita ad oggi penso che non potrei essere più felice di così. Ho sposato l'uomo che amo, ho un lavoro, una casa senza mutuo (e non è poco), ho girato il mondo e quando ho deciso che era il momento ho avuto la fortuna di restare subito incinta di un bambino sano e meravigliosamente allegro e sereno. 
Quindi che dire... se qualcuno dovesse chiedermi oggi cosa voglio di più dalla vita potrei proprio permettermi di rispondere "per me niente, grazie!".
Sarò pure anzianotta, ma sono decisamente una "sciura" fortunata.